I RACCONTI POPOLARI NEI VICINATI DEI I SASSI DI MATERA
Di seguito si riportano alcuni racconti della tradizione popolare materana, che vengono ancora raccontati ai più piccoli, che dovranno serbare le tradizioni della civiltà contadina. Questi racconti, una volta, venivano raccontati prima di andare a dormire, davanti al bracere,quando, in inverno, ci si riscaldava con poco e solitamente era il più anziano della casa a trasmettere ai piccini i racconti che venivano da generazion precedenti.
IL VECCHIO CHE TROVO' UN CECE
Una volta una donna stava pulendo i ceci. Li mise a mollo la sera, per cucinarli la mattina seguente. Per caso gliene cadde uno a terra, quando passò di lì un vecchio che si prese il cece. -Che ne devo fare?- disse. Andò dalla vicina e le chiese: -Per piacere potresti custodirmi il cece?-, e quella rispose:-Ho la gallina e non vorrei che lo mangiasse...-No, non potrà mangiarselo, io verrò presto.- Il vecchio non fece in tempo ad andar via che la gallina mangiò il cece. Al ritorno il vecchio chiese il cece indietro e la donna gli disse che l'aveva mangiato la gallina. E il vecchio come una cantilena: -Dammi il cece mio o dammi la gallina tua! Dammi il cece mio o dammi la gallina tua!-. Così la poveretta fu costretta a dargli la gallina. Il vecchio allora andò da un'altra vicina e le disse:-Per piacere, potresti custodirmi per un po' questa gallina?- No, in casa ho il porco che potrebbe mangiare la gallina!- Rispose quello:- Ma io tornerò presto-. E la donna: -Mettila lì. Il vecchio non fece in tempo ad andar via che già il maiale aveva mangiato la gallina. al ritorno il vecchio disse: - Mi dai la gallina? - L'ha mangiata il maiale!- E il vecchio disse come una cantilena:- Dammi il maiale tuo o dammi la gallina mia!Dammi il maiale tuo o dammi la gallina mia!- E la povera donna fu costretta a dargli il maiale.
Allora il vecchio andò da un'altra vicina e le disse:- Per piacere, potresti custodirmi per un po' questo maiale?- E la donna:-No, ho la vacca che potrebbe mangiarlo. E il vecchio:- Non si è mai visto che una vacca mangi un maiale..Tanto verrò presto! E quello non fece in tempo ad andar via che la vacca mangiò il maiale. Quando il vecchio tornò dalla vicina voleva indietro il suo maiale: Dammi il maiale- e quella:-L'ha mangiato la vacca!- E il vecchio:- Dammi la vacca tua o dammi il maiale mio! Dammi la vacca tua o dammi il maiale mio!- E la poverina fu costretta a dargli la vacca. Intanto il vecchio andò da un'altra vicina e le disse: - Mi fai il piacere di custodirmi la vacca? -e quella:-Ho due figlie malate, a letto. Potrebbero avere desiderio di carne.- Ehi, sta a vedere che due bambine mangeranno una vacca intera!Non credo, tanto tornerò presto- E se ne andò. Una delle due bambine, dopo un pò, disse alla mamma:-Mammina che profumo di carne!Ne voglio un poco. E la donna tagliò un pezzo di carne dalla vacca, lo fece rosolare e la bambina mangiò. L'altra figlia chiese anche la carne e la mamma ne staccò un altro pezzo. Così un pò la volta le due bambine mangiarono l'intera vacca. Quando arrivò il vecchio disse:- Ridammi la vacca!- L'hanno mangiata le bambine!- e il vecchio incominciò con il solito ritornello:- Dammi la vacca mia o dammi le figlie tue!Dammi la vacca mia o dammi le figlie tue!Così la poverina fu costretta a dargli le figlie chiuse in ua bisaccia.
Mentre il vecchio camminava incontrò una vecchia e le disse:- Mi fai il piacere di tenermi un po' questa bisaccia? -E la vecchia:- Mettila là .
Il vecchio era capitato presso una levatrice e, quando se ne andò, le bambine dissero:- Mammana, mammana!Mamma ci ha consegnate al vechio di cui abbiamo mangiato la vacca! - La levatrice rispose:- Belle di mamma, state calme. La vecchia nascose le bambine e nella bisaccia mise da una parte un orinale pieno di urina e dall'altra un cane.
Quando il vecchio tornò chiese indietro la sua bisaccia che gli fu data. Se la mise sulle spalle e dietro capitò proprio l'orinale e avanti il cane. Camminando si bagnava tutto e mormorava: - Che mai?La pipì, dovete farmela tutta addosso?- Cammina, cammina e cammina e dice:- Così proprio non va!- apre la bisaccia e trova il cane che gli salta addosso e gli stacca il naso. Figuratevi la faccia che fece! Il cane scappò via con il naso in bocca e quello dietro a correre e a gridare, come in una cantilena:- Tieni pane e cacio e dammi il mio naso!Tieni pane e cacio e dammi il mio naso!
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PADRE E FIGLI
C'era una volta un padre che aveva due figli. diede loro tutto ciò che possedeva con l'intesa che essi lo avrebbero curato. Invece i figli, dopo che si assicurarono la proprietà , abbandonarono il padre continuò a vivere nella miseria. Un giorno questo pover'uomo fu visto in un angolo della piazza con un sacchetto fingendo di contare soldi. Da quel giorno non faceva altro che contare soldi. Alcune persone si recarono dai figli e riferirono che cosa accadeva nell'angolo della piazza e dissero: -Vostro padre è pieno di soldi e voi lo trascurate:finirà che il denaro lo lascerà agli altri!
I figli così corsero subito a vedere il padre e gli chiesero se era vero che avesse ancora tutto quel denaro. Quello rispose:-Certamente! E lo lascerò, dopo morto. a colui che avrà avuto più cura di me. Lo lascerò lì- mostrando ai figli il nascondiglio. Da quel momento i figli ebbero cura del vecchio, infatti gli portavano carne e minestra calda. Alla fine morì da cristiano, quel vecchio. Però, quando i figli andarono a prendere i soldi dal nascondiglio, trovarono solo pietre.
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SCIROCCO E TRAMONTANA
C'era una volta un principe a cui piaceva cacciare. Un giorno andò a caccia con alcuni amici e, arrivato in un bosco, vide in lonatnanza un palazzo strano. Avvicinatosi, vide affacciaa al balcone una fanciulla di straordinaria bellezza. Subito se ne innamorò e si ripropose di tornare il giorno seguente. Appunto il giorno dopo tornò da solo e cercò di avvicinarsi il più vicino possibile alla finestra e quando rivide la ragazza pensò di salire nel palazzo. La fanciulla quando lo vide gli chiese che cosa desiderasse e il principe rispose:- Voglio te. Mentre stavano parlando, la ragazza senì che stava arrivando la mamma che si chiamava Tramontana. Allora gridò al principe:- Arriva la mamma E quella se ti vede ti mangia!Devi nasconderti assolutamente. E il giovane pretendente:- Dove posso nascondermi?Solo tu puoi dirmelo!
La fanciulla lo nascose nell'armadio, ma quando arrivò Tramontana, cominciò a sentire odore di carne umana, proprio come quella bestia che era, essendo sempre vissuta nel bosco. Perciò diceva:- Sento odore di carne umana! E la figlia rispondeva cercando di convinerla:- Non c'è nessuno qui!- Tramontana sembrò persuadersi che effettivamente non ci fossero umani lì nel palazzo, ma una volta a tavolo la figlia tirò fuori il discorso:- Senti mamma voglio raccontarti un segreto. Ormai ho la mia età , avendo ompiuto ventitrè anni e perciò ho deciso di sposarmi.- E con chi se qui nel bosco non c'è anima vivente? Ne parlerò con tuo padre e vedremo di accontentarti! Rispose la figlia:- No, mi devi promettere che il fidanzato lo farete scegliere a me!
La mamma dopo aver cercato di opporsi inutilmante, alla fine accettò con un giuramento. allora la figlia le confessò che il fidanzato ce l'aveva ed era nel palazzo. -Che tradimento!- così si disperava la mamma, ma avendo ormai giurato non poteva più ritirare la promessa fatta. Quando la figlia le mostrò il giovane fidanzato, Tramontana lo guardò e lo troò di suo gradimento:- E' bello il giovane!-Fecero conoscenza e si misero tutti e tre a tavola e cominciarono a pranzare, ma proprio in quel momento stava arrivando Scirocco, il marito e Tramontanainiziò a disperare:- Madonna santa, sta arriavndo tuo padre!E chi può fermarlo feroce com'è?-Mamma solo tu puoi fare qualcosa!-disse accorata la ragazza.
Così Tramontana fece nascondere il ragazzo e andò incontro al marito che una volta entrato comnciò ad annusare, perchè sentiva odore di carne umana e disse: -Sento odore di carne umana!- E la moglie rispose:- anch'io l'ho sentito poco fa, ma non ho trovato nessuno. chi vuoi che possa capitare da queste parti? Sta' tranquillo: siediti e mangia.Quello fece in questo modo e fu proprio allora che, in un momento di calma, la moglie gli disse:- Ormai nostra figia ha raggiunto l'età per maritarsi e ci hai pensato?Mi sembra ora di trovarle un marito. - Lo faremo- rispose Scirocco e la donna - Prometti che sarà nostra figlia a scegliersi lo sposo?- E quello promise che la figlia avrebbe scelto chi desiderava. Allora la donna prntamente gli riferì:- Bada che il fidanzato è già qui!- Che cosa?Mi hai inagannato brutta strega!Ma ormaila promessa era stata fatta e il fidanzato fu libero di venir fuori dal nascondiglio e non dispiacque nemmeno a scirocco il principe, così tranquilli si misero a tavola tutti e quattro.Giunsero al momento di andare a letto e durante la notte, Scirocco fece un brutto sogno: sognò che la figlia scappava via con il fidanzato. Per caso la figlia aveva lo stesso nome della gatta perchè si chiamavano entrambe Taffettina. Scirocco disse alla moglie:- Tramontana che brutto sogno che ho fatto!-Cosa hai sognato?-Ho sognato che Taffettina scappava con il fidanzato!- Che dici, non lo devi neanche pensare!Chiamala e vedrai!- E Scirocco così fece, ma gli rispose la gatta miagolando.- L'hai sentita?-disse la moglie. Tornarono a dormire, ma il sogno si ripetè.- Ho fatto lo stesso sogno- disse Scirocco-Ma se ha risposto!Vogliamo riprovare?- Taffettina!- Gnaoh- rispose la gatta. - L'hai sentita?disse Tramontana. Allora tornarono a dormire. Veramente i due ragazzi erano montati a cavallo ed erano fuggiti via e la ragazza, intelligente e furba,aveva portato con sè uno spillo, un pezzo di sapone e un pezzo di vetro. Al mattino,svegliatisi, Scirocco e Tramontana non trovarono nè la figlia nè il fidanzato. Scirocco senza perdere tempo, partì velocissimo, inseguendoli. taffettina se ne accorse quando il padre era alle calcagna e rivolgendosi al fidanzato gridò:- Madonna santa, papà ci è addosso!-Come faremo?- si disperò il principe. E la ragazza: -Continuiamo a correre!
Quando Taffettina vide che il padre era proprio a ridosso, gettò per terra un pezzo di sapone e ne nacque un'alta montagna, contro cui andò a sbattere Scirocco. Al caldo di Scirocco la montagna di sapone iniziò a sciogliersi, sicchè Scirocco non poteva salirci sopra poichè scivolava. Dopo aver insistito parecchio e stremato dalla fatica, pensò di tornare a casa sua.Tramontana avendolo visto tornare da solo, gli disse:- Non sei capace a fare nulla!Quei due erano nascosti dalla montagna di sapone e tu non sei riuscito a raggiungerli. E' bene che parta io adesso- Dunque Tramontana, che è un vento pungente e tagliente, partì e arrivata lla montagna di sapone l'asciugò tutta, la sclò e la sorpassò. Taffettina e il principe nel frattempo avevano percorso parecchia strada, ma non bastò. Solo quando Tramontana era già alle spalle dela figlia, allora questa se ne accorse.-Ahinoi!E' arrivata mamma,che è ben peggiore di mio padre!- E il principe le chiese:-Che facciamo?- Continuiamo a correre!- Fu allora che taffettina gettò il pezzo di vetro per terra che formò una montagna di vetro e Tramontana, ancora tutta coperta di sapone della montagna che aveva scalato, non riusciva ad andare oltre, anzi sitagliò persino le gambe. tutta coperta di sangue, ensò di tornare a casa e suo marito vedendola tornare le chiese:-Sei riuscita a trovarli?-Macchè!Dopo aver superato la montagna di sapone, purtroppo mi sono imbattuta in una montagna di vetro, davanti a cui mi sono dovuta fermare.-Stupida di una donna, proprio dietro la montagna c'erano i de fuggiaschi e tu li hai lasciati scappare!E' bene che vada io!
Così Scirocco ripartì, superò la montagna di vetro ed era già dietro i due fidanzati. La figlia accortasene gridò al fidanzato:-E' tornato papà !- per la miseria!- Tu corri sempre!. aggiunse Taffettina, mentre gettava a terra uno spillo, da cui nacque, immediatamente, una montagna di spilli. Per cui Scirocco dovette fermarsi e tornare indietro dalla moglie che volle riprtire e tentare di nuovo la caccia. arrivà dietro la figlia e il principe, che però non avevano più nulla per difendersi. Che fare allora?I due fidanzati pensarono di fermare il cavallo e di mutarlo in albero, poi si vestirono da vecchietti e si misero a lavorare nei campi, in cui c'erano cappucci, insalata e fagioli, e si finsro due bravi ortolani. Tramontana arrivò sul posto e chiese ai due:- Avete visto un giovane ed una giovane passare da queste parti?- Che vuoi, l'insalata?Aspetta che te la prendiamo!-avete visto passare...-Abbiamo capito vuoi due cappucci;aspetta che te li prendiamo!-Nooo!ho chiesto se avete visto passare un giovane ed una giovane!-Ora abbiamo capito vuoi i fagioli, aspetta che te li raccogliamo!- Tramontana si adirò con loro e tornò indietro dal marito e raccontò che aveva incontrato due vecchi scemoniti:- Erano loro, dannata te!
Partì ancora una volta lui, Scirocco che non riscì a raggiungere i due fidanzati, che nel frattempo erano arrivati in città , dove lui non poteva entrare, perchè era una più bestia che uomo. Il principe si recò subito dal padre e gli presentò la sua ragazza. Questa piacque tanto al re, che diede il permesso delle nozze. Pochi giorni dopo, infatti le nozze furono celebrate.
QUANDO VUOLE LA FORTUNA...
C'erano una volta due fratelli, di cui uno era ricchissimo e, come suole accadere, l'altro era poverissimo. La fortuna era assai generosa con il ricco: gli faceva tanto di quel bene che quello, come si dice, ne sembrava pieno. Alla fine si stancò di tutto questo perciò chiamò il fratello povero e gli disse così:- Mi faresti un piacere?Dovresti andare dalla mia fortuna e chiederle di non mandarmi altri beni , perchè non saprei che cosa farne.-D'accordo-rispose il fratello e andò dalla fortuna. Una volta arrivato a casa di questa, iniziò a chiamarla:- O fortuna di mio fratello!O fortuna di mio fratello!- La fortuna quel giorno era nei campi, che coperta di stracci, tirava le fave.- Fortuna di mio fratello dove sei?-Sono io la fortuna di tuo fratello - disse quella, alzandosi nel campo di fave - Che vuoi? - Mio fratello mi manda a dirti di smettere con il bene che gli dai, perchgè non sa più che cosa farsene, ormai.
Quella nel frattempo era tornata a tirar le fave con grande lena. Gridò il giovane: - E tu dove sei fortuna mia?-e quella.-La fortuna tua eccola là sotto l'albero a dormire!- Allora il giovane corse a svegliarla e la rimproverò:-E' mai possibile che mio fratello debba avere tanto e io nulla!-Oh caro mio! Ma la tua sorte non è quella di fare il contadino, bensì di fare il medico!- Il medico io, che non sono mai andato a scuola, questa è veramente bella!- Eppure tu farai il medico. Fatti cucire un bel vestito, mettiti un cappello in testa e prenditi un bastoncino. Quando visiterai un malato, guarda se la fortuna è a capo del suo letto. Se è così vuol dire che deve bere un bicchiere dalla Fontana e vedrai che guarirà . Se, invece, la fortuna starà ai piedi del letto, di' pure che non c'è più nulla da fare e il malato morirà .- E quello:- ti ripeto che sono un povero ignorante e non so come sbrigarmela!- Fa' come ti ho detto e non ti preoccupare!
Il giovane tornò a casa e, dopo averne parlato con la moglie, decise di farsi un vestito nuovo e  di comprare cappello, occhiali e bastoncino. Vestito in questo modo partì per un altro paese, dove nessuno lo conosceva. Dicevano gli abitanti:- Che bello specialista è arrivato!Andiamo a vedere!-Quello intanto seguiva i consigli ricevuti, infatti se vedeva la fortuna a capo del letto, pronbatmente teneva in mano un bicchiere d'acqua e diceva al malato:_Prendi questa medicina e guarirai!- Se invece vedeva la fortuna ai piedi del letto diceva:- Non ne avrà per molto tempo, c'è poco da fare.
Così si acquistò tanta fama che ne venne a conoscenza anche il fratello e questo disse.- Possibile che mio fratello sia diventato medico, senza aver mai aperto libro?Voglio provare, mi ubriaco e lo chiamo, in questo modo vedremo se riuscirà a capire qual è la malattia- Mandò sua moglie a chiamare il fratello che accorse subito e vide che la fortuna era ai piedi del letto, perciò disse alla cognata:-Preparate tutto, tirate fuori i vestiti, non c'è più nulla da fare!- Quando il fratello ascltò queste parole, andò su tutte le furie e si sedette sul letto e disse:- Stupido ed impostore di un uomo! Io sono ubriaco e tu mi dici che sono moribondo, vattene!- Me ne vado, sì, e ti saluto. Ti posso augurare solo di stare bene. Ma arrivò davanti alla porta, che il fratello morì. Così lui, giacchè aveva dalla sua parte la fortuna, continuò a fare il medico.Â