L'origine di questa chiesa è molto discussa, secondo le tesi più accreditate dovrebbe risalire al XIII secolo. La ricostruzione della facciata attuale avvenne agli inizi del '700 e in quella circostanza si allungarono anche le dimensioni della chiesa. La facciata presenta sul portale la Madonna del Confalone (XVII sec.) e ai lati le statue di San Pietro e San Paolo; sul lato sinistro si trova il campanile a base quadrata con due ordini di monofore a sesto acuto e la balaustra è ornata da motivi geometrici con mensole, la cuspide è piramidale, costruita nella seconda metà del 600 come quella della Cattedrale.
La nuova chiesa è a pianta basilicale, a tre navate con transetto, invece della originaria struttura romanica è rimasto ben poco. Sulle navate sono presenti finestre monofore ogivali occultate con il restauro del XVIII secolo, ma furono ripristinate con i successivi lavori del 1794, quando si coprì il soffitto a capriate con un controsoffitto ligneo riccamente decorato da artisti locali che hanno raffigurato: La consegna delle Chiavi a Pietro; La conversione di San Paolo; due medaglioni sostenuti da putti in cui sono San Donato e San Giovanni da Matera. Delle navate laterali solo quella di sinistra ha conservato le cappelle, invece in quella di destra sono state inglobate nella canonica.
A sinistra dell'ingresso nella navata laterale si nota la prima cappella a base quadrangolare con la volta a crociera costolonata, dedicata alla Vergine Addolorata; sulla parete di destra vi è una grande tela raffigurante la Pietà opera di Alessandro Fracanzano (XVII sec.). Nella seconda cappella vi sono degli affreschi che rappresentano una processione di Santi ( Sant'Antonio Abate, Santa Margherita di Antiochia, San Leonardo, San Pietro Martire, San Pietro Apostolo e San Paolo) rinvenuta sotto lo stucco del XVII sec,infine nel catino absidale emerge Gesù 'PANTOCRATOR' circondato da Angeli e dalla figura piccola del committente. La terza cappella dedicata a Sant'Antonio da Padova e in seguito al SS.Sacramento, presenta un altare a tre nicchie: quella centrale del periodo rinascimentale, doveva contenere forse la statua di Sant'Antonio, vista l'iscrizione sotto: FLORIDE HYSPANIE ORNATAEQUE PADUE CLARISSIMUM SIDUS PII NECESARIIS DIVUM MATERATES INVOCATE ANTONIUM 1531. Nelle nicchie laterali, vi sono bassorilievi in pietra calcarea policromi, con scene di vita di Sant'Antonio, attribuite ad Altobello Persio e nella cimasa l'Eterno. Sulle pareti, ai lati dell'altare, due tele raffiguranti San Vincenzo Ferreri e la Madonna del Rosario. La quarta cappella è un piccolo vano e, sulle pareti, si notano i resti di affreschi come San Francesco da Paola e San Leonardo; al centro si trova una fonte battesimale del XIII sec. Sulla parete centrale dell'abside è sistemato un polittico di autore ignoto (olio su tavola, XVI sec.): sopra l'Eterno, al centro Maria con il Bambino incoronata dagli Angeli, ai lati San Pietro e San Paolo, in basso la rappresentazione dell'Ultima Cena. L'altare maggiore è in legno intagliato e dorato, opera di una bottega locale del '700. Sulla parete di destra nel presbiterio, vi è un sarcofago di Luc'Antonio Giacuzzi (XVI-XVII sec.) Uditore e Vicario generale del Vescovo Sigismondo Saraceno. Nella navata di destra, come è scritto sopra, non vi sono cappelle dopo la costruzione nel secondo dopoguerra della canonica, ma si trovano delle statue di Santi: nella prima nicchia un Cristo Pantocratore, segue San Leonardo (XVII sec.), la Madonna con il Bambino (XVI sec.); in un'altra nicchia vi è affrescata l'immagine di San Pietro del XVI sec., infine, la statua di San Giovanni da Matera (XVII sec.). Sull'ultimo arco che introduce al transetto, è rappresentata una Crocifissione del XVIII sec. e, sullo sfondo, una città non identificata (forse Matera). Sulla controfacciata, sopra il bussolone, è posta una tela con San Pietro con il triregno e, nella nicchia del terzo pilastro, a sinistra della navata centrale, la statua del Cristo benedicente (XVII sec.).
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