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Festival delle torri umane
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Organizzato da Associazione "Terra di Sud" onlus, Comitato Feste Madonna della Pietà e Comune di Irsina, con la collaborazione di Associazione teatrale "La Morra", Gruppo musicale Pelosofolk, Associazione "La Mandragora" e Cooperativa Arenacea.
Il Festival internazionale delle torri umane nasce dalla volontà di valorizzare una delle tradizioni più antiche della comunità irsinese: il “P’ZZ’CANTO'”.
Il P’zz’cantò è una torre umana e rappresenta un momento ludico che accompagna da sempre i festeggiamenti religiosi della Madonna della Pietà , il cui culto ad Irsina, come attestano gli studiosi, risale alla metà del XVI secolo.
La tradizionale torre umana è composta nella parte inferiore da 4 o 5 giovani che si tengono stretti con le braccia e si dispongono in cerchio e su di loro si arrampicano altri giovani fino a formare una torre. Non appena si raggiunge l’equilibrio la torre inizia a ruotare su se stessa al ritmo di strofe che alludono al pericolo, sempre imminente, di un capovolgimento sociale; nel continuo ruotare coloro che sono sopra devono reggersi stretti per non cadere, così come chi è sotto deve reggere con forza chi è sovrastante. Questa torre ad Irsina assume un significato ora religioso, ora politico, ora sociale. In passato non mancavano giovani che formavano il p’zz’cantò anche a tre piani e diversi erano i gruppi che costruivano torri. Vi era infatti il p’zz’cantò dei contadini, degli artigiani, ecc.
E’ interessante notare come questo fenomeno sia presente non solo ad Irsina in quanto analogie le ritroviamo nel tradizionale “Scaricavascio” di Ferrandina e a Melfi. Torri umane di questo genere si costruiscono anche in Molise, Campania e Calabria.
Questo rito è sempre rimasto vivo nella tradizione irsinese e negli ultimi anni ha non solo suscitato l’interesse di studiosi, ma ha anche trovato apprezzamenti in manifestazioni di interesse internazionale. Di recente (settembre 2008), infatti, un gruppo di giovani irsinesi ha presentato il P’zz’cantò a Verona al Festival internazionale di giochi popolari “Tocatì” con considerevole risalto anche sui media locali e nazionali (con servizi su Tg1, Tg2 rubrica “costume e società ”, radio 2).
L’interesse suscitato dal “P’zz’cantò” è stato da stimolo per la realizzazione di un Convegno Internazionale tenutosi ad Irsina il 31 maggio 2008 a cui ha partecipato, tra gli altri, Santi Terazza (giornalista catalano, direttore della rivista “Castells” nonché castigliere).
Si consideri anche che già nel 2003 l’Unesco ha dichiarato il gioco tradizionale patrimonio dell’umanità quale bene immateriale, altrettanto sta valutando la possibilità di dichiarare le torri umane patrimonio intangibile dell’umanità .
Si è pensato, pertanto, di organizzare un evento completamente dedicato alle torri umane e questo evento è stato ideato con le modalità di un raduno.
Parteciperanno a questo raduno sia i gruppi di paesi italiani in cui questa tradizione è presente che stranieri. In particolare, ad oggi, tra i gruppi italiani ha confermato la presenza un gruppo di Castellino del Biferno (CB). Sarà presente un gruppo catalano che realizza una caratteristica torre umana presente in Spagna, i Castells, che costituiranno il punto di attrattiva dell’evento in quanto sembrerebbe che è la prima volta che un gruppo così numeroso, costituito da 105 persone, porta questa tradizione in Italia.
In particolare realizzeranno una torre di sette piani.
Inoltre, nell’intento di valorizzare le tradizioni popolari, l’Associazione Terra di Sud onlus, già da qualche anno, organizza ad Irsina il “Terra di Sud Folk Festival” in cui si esibiscono diversi gruppi musicali sia locali che di altre regioni.
Poiché entrambi gli eventi intendono riscoprire e valorizzare le tradizioni popolari si è pensato di unirli nell’ambito di un’unica rassegna popolare a cui si accompagneranno mostre e convegni a tema.
La rassegna sarà composta dai seguenti eventi:
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mostra fotografica “I giochi della tradizione”
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convegno “Conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale immateriale: le torri umane nella tradizione civile e religiosa”
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esibizione dei gruppi di torri umane locali, nazionali ed internazionali
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esibizione dei gruppi di musica popolare
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corteo musicale dei castiglieri e dei componenti i gruppi delle torri umane per le vie del paese
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promuovere e diffondere le tradizioni del nostro paese
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promuovere lo scambio di tradizione e cultura tra realtà nazionali ed internazionali
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instaurare rapporti stabili di cooperazione tra le realtà in cui è presente la tradizione delle torri umane
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incentivare la rinascita della tradizione delle torri umane nelle località in cui è stata abbandonata
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sostenere tale progetto anche a fini turistici e di sviluppo socio-culturale della nostra comunitÃ
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promuovere il dialogo intergenerazionale ed interculturale;
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promuovere e divulgare approfondimenti demo-etno-antropologici sulle tradizioni popolari
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promuovere la musica popolare del Sud Italia;
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promuovere il tramandarsi delle tradizioni popolari alle generazioni future
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Venerdi' 29 maggio
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